sabato 11 maggio 2013

La zuppa inglese all'emiliana

Ovvero, come ho scoperto la Zuppa imperiale e come l'ho reinterpretata a modo mio




E rieccomi qui a scrivervi, in un raro momento di relax con in sottofondo televisivo l'ennesima  replica di Sex & the City. Sì, lo so, fa tanto clichè e oramai anche un po' vintage visto che le prime serie datano circa una decina d'anni - e io le so quasi tutte a memoria - ma che ci posso fare se mi rilassa tantissimo avere Carrie & co. in sottofondo mentre leggiucchio qualcosa o chiacchiero al telefono nei miei venerdi sera casalinghi, quando La7D, astutissima, ne trasmette 5 o 6 puntate una dietro l'altra (godo!)?

La verità è in che periodi un po' frenetici come questi, adoro avere un'ottima scusa per non uscire il venerdi sera e godermi il mio divano rosso e un po' di tempo per me. No, l'ottima scusa non è Sexy & the city, non vi preoccupate. Questa sera si è trattato di disfare il mini trolley della toccata e fuga nel mio amato Sud dell'ultimo weekend - sì, dopo Parigi sono ripartita per stare un po' coi miei in terra calabra e sì, ancora non ho completamente disfatto la borsa nonostante sia tornata da 5 giorni - per poi dover cominciare a fare una "bozza di valigia" per la mia prossima partenza, un lungo e intenso viaggio di lavoro in direzione SUD AMERICA... ma vi racconterò di più al mio rientro, più o meno tra un paio di settimane!


Tutto questo per dirvi che non è che abbia avuto molto tempo per sollazzarmi in cucina in questo periodo, ma ho una ricetta realizzata qualche settimana fa di cui ancora non vi ho parlato e voglio farlo oggi. Ed è una di quelle ricette di cui vado particolarmente orgogliosa perchè l'ho inventata io! :)



Trattasi della zuppa inglese all'emiliana, nata cosi : qualche tempo fa, appunto, mi ha contattata Fuddenuain, agenzia creativa che si occupa di valorizzare i prodotti enogastronomici del nostro paese, per invitarmi ad una degustazione da ZALLA, il primo punto vendita del vero tortellino bolognese (e non solo) a Roma.

Lo ha aperto Daniele, simpatico ex pubblicitario dalla spiccata personalità, ovviamente bolognese DOC, che in questa sua "seconda vita" romana si è proposto l'ambizioso obiettivo di esportare il vero  “turtelèin” nella Capitale.. I tortellini di Zalla, infatti, arrivano direttamente dal centro storico di Bologna, preparati rigorosamente a mano dalle sfogline dell'antichissimo laboratorio “Come una volta”. Daniele, daltronde, è un purista della "bolognesità" e inorridisce all'idea dei tortellini cotti nell'acqua e conditi con il sugo, e a tal proposito ha creato un vero e proprio Manifesto del Tortellino, che potete leggere cliccando qui.


Da Zalla, oltre ai tortellini ( e ai passatelli, agli agnolotti, ai rigatoni al torchio e alla gramigna), è possibile trovare altri prodotti artigianali che arrivano freschi direttamente da storici laboratori bolognesi: la torta Porretta di Corsini, la marmellata di visciole Cavazza (qui la si può acquistare sfusa), i  prodotti da forno Bonazzi (tra cui le fantastiche "streghette" all'olio d'oliva, una sorta di piccoli crackers che, come dice Daniele possono dare dipendenza). E poi ancora la torta di riso di Bologna e la Pinza, una pasta frolla ripiena di mostarda di mele cotogne, pinoli e uvetta. 


Ma una cose da ZALLA ha davvero provocato il mio stupore e la mia curiosità: la zuppa imperiale. Nonostante abbia due zie, molti cugini, tanti bellissimi nipotini e ora addirittura una sorella in terra di Romagna, la zuppa imperiale non l'avevo mai assaggiata nè sentita nominare (sarà perchè è una specialità esclusivamente bolognese? ;P)


Per chi non la conoscesse, come me, la zuppa imperiale  è un impasto di farina di semola, uova, formaggio e noce moscata, che formano una sorta di piccolo pane basso: secondo tradizione, si mangia tagliata in dadini e gustata nel brodo caldo. Ma è buonissima anche "tostata" in una zuppa di legumi. O anche da sola o, ancora meglio, a fette con un velo di marmellata sopra.


E che vi devo dire, la scoperta di questi cibi cosi antichi, cosi trasversali - e cosi buoni - mi diverte sempre tanto, e mi emoziona anche un po'.


Dopo la degustazione, oltre ai tortellini (ps.che bontà!), ho partato a casa anche un po' di zuppa imperiale e un po' di marmellata di visciole. 

E visto che il giorno dopo avevamo un amico a pranzo, ho colto l'occasione per  utilizzare entrambi gli ingredienti per la sperimentazione di (Daniele e la sua bolognesità non me ne vogliano)....un dessert! 
L'ispirazione mi è venuta dalla classica zuppa inglese, rivisitata in chiave emiliana e devo dire che il risultato è stato sorprendemente buono! L'accenno formaggioso della zuppa imperiale ben si lega all'acidulo delle visciole e il tutto viene amalgamato dalla freschezza della crema pasticcera : da assaggiare, secondo me (e anche secondo i miei commensali).

Ecco la ricetta:



La zuppa inglese all'emiliana




Cosa vi serve
(dosi per 4 coppette)

150 gr di zuppa imperiale a dadini
200 gr di acqua
100 gr di zucchero
10 cucchiai di marmellata di visciole
bottoncini di cioccolato

per la crema
1/2 litro di latte
3 cucchiai abbondanti di farina
2 cucchiai di zucchero
2 tuorli
buccia di limone o un cucchiaino di estratto di vaniglia 

E poi
4 coppette piccole

Come si fa

- In un pentolino fate uno sciroppo facendo disciogliere lo zucchero nell'acqua e aggiungete 2 cucchiai di marmellata di visciole. Lasciate raffreddare
- Una volta fredda, inzuppateci per bene la zuppa imperiale a dadini (non deve restare dura ma nemmeno essere troppo "bagnata")
- Preparate la crema pasticciera, io seguo la ricetta di mia zia Isabella: mettete in un pentolino il latte, lo zucchero, i tuorli, la vaniglia e setacciateci la farina. A fuoco lento, mescolate continuamente fino a quando la crema raggiunge la giusta densità. 
Lasciate raffreddare
- Ora potete comporre le coppette: create un primo strato di cubetti di zuppa imperiale, poi un bel cucchiaio di marmellata, a seguire una cucchiaiata abbondante di crema e poi, di nuovo, cubetti di zuppa imperiale, marmellata e crema.
- Decorate con i bottoncini di cioccolata, mettete in frigo per un'oretta e poi...gustate :)

Muito beijos, amigos, ci risentiamo fra un paio di settimane! 
Annarita



Nessun commento:

Posta un commento

Translate this blog